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Cos’è un Oggetto Didattico? Definizione e struttura

• 2 min read

Una delle caratteristiche principali della formazione a distanza in E-Learning è la modularità, ovvero la possibilità di organizzare i contenuti in base agli obbiettivi formativi. Uno stesso Learning Object (in italiano Oggetto Didattico) può essere dunque adattato a corsi differenti, modulandone il contenuto formativo.

Per definizione, un Learning Object è un elemento didattico modulare in formato digitale, fruibile via web ed utilizzato in contesti di apprendimento.

Per quanto riguarda la struttura, ogni Oggetto Didattico è composto da:

1. Titolo

Il titolo del Learning Object deve essere significativo e in grado di orientare lo studente.

Es. Scrivere una lettera di presentazione con Microsoft Word.

titolo learning object

2. Sottotitolo

È utile, ma non obbligatorio. Introduce l’argomento trattato dall’Oggetto Didattico tramite varie strategie di comunicazione: è possibile adottare un approccio ironico, accattivante, oppure catturare l’attenzione dell’utente con un’esclamazione o addirittura una domanda.

Es. Scrivere una lettera di presentazione con Microsoft Word: come mi presento?

sottotitolo learning object

3. Obiettivo formativo

È necessario comunicare allo studente l’obiettivo formativo della lezione in maniera chiara e univoca. Importante: ogni Oggetto Didattico deve focalizzarsi su un unico obiettivo di apprendimento.

obiettivo formativo del learning object

4. Indice

Ha lo scopo di fornire allo studente informazioni riguardanti il percorso tramite il quale apprenderà le nozioni del precedente punto, e il tempo che è richiesto dalla lezione per essere completata.

indice learning object

5. Mappa logica

Riporta graficamente ciò che è contenuto nell’indice, in modo da mostrare allo studente i collegamenti tra i contenuti e le possibilità di navigazione degli stessi.

mappa grafica learning object

6. Contenuto

Il primo aspetto da curare in relazione al contenuto è la logica espositiva, che può essere deduttiva o induttiva.

Quale la differenza?

  • Metodo deduttivo: vengono proposti concetti forti e certi. Solitamente sono compresi anche esempi descrittivi e casi pratici.
  • Metodo induttivo: si parte dalla descrizione di situazioni diverse e specifiche, per poi risalire al concetto assertivo.

7. Autoverifica

Aiuta lo studente a prendere coscienza del livello di apprendimento raggiunto. Non dovrebbe avere punteggi, ma feedback che comunichino l’errore commesso. E’ anche importante comunicare all’utente dove poter reperire contenuti informativi aggiuntivi da poter consultare prima di ripetere la lezione.

8. Verifica

È importante definirne finalità, tipologia di domande – vero/falso, risposta multipla, ecc. – e modalità di attribuzione del punteggio.

test del learning object

9. Crea il tuo Learning Object!

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