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Come scegliere i giusti tag per i tuoi contenuti eLearning

• 3 min read

Scopri come migliorare i risultati della formazione con un tagging più efficace

Recentemente, abbiamo parlato dell’importanza del tagging dei contenuti eLearning, che consente agli utenti di trovare e accedere più rapidamente ai materiali formativi, incrementando le proprie performance individuali e quelle organizzative.

Tuttavia, non basta scegliere i giusti tag, ma è importante evitare il cosiddetto “overtagging”. La selezione dei tag, in altre parole, deve essere mirata.

Un buon tagging deve essere:

  1. Rilevante per il nostro pubblico
  2. Accessibile
  3. Mirato e tempestivo

Tenendo a mente queste caratteristiche, ecco i tre errori più comuni di un tagging inefficace.

1. Overtagging

L’overtagging, ovvero un numero eccessivo di tag, rischia di rendere irrilevante un determinato contenuto eLearning. Invece che selezionare centinaia di tag, è importante focalizzarsi sui tre o quattro tag principali, ai quali è legato quello specifico contenuto.

I tag devono essere pochi e mirati. Prendiamo come esempio questi tag per un corso di toelettatura di un Golden Retriever:

  • Cane
  • Retriever
  • Golden Retriever
  • Cani da caccia
  • Cura del pelo
  • Toelettatura
  • Razze a pelo lungo
  • Cani per il rilevamento
  • Cani da riporto

Teoricamente, è possibile legare ai nostri contenuti enormi quantità di termini. Tuttavia, troppa specificità può rivelarsi effettivamente un approccio errato. I tag devono essere mirati, volti a semplificare e ottimizzare la ricerca di corsi e materiali di eLearning.

Inoltre, per poter essere efficaci, devono essere pertinenti a molteplici tipologie e formati di contenuti. È fondamentale comprendere che i tag “vivranno” al fianco dei nostri contenuti, aiutando l’Intelligenza Artificiale a comprendere come questi saranno fruiti dagli utenti.

È fondamentale ridurre il numero dei tag, evitando di inventarne di nuovi dinanzi a contenuti inediti: in ultima analisi, 60 tag sono meglio di 600. Ridurre il tagging a pochi parametri descrittivi è un vantaggio per gli utenti e per l’intera organizzazione.

2. Ignorare le esigenze dei tuoi utenti

Troppo spesso, il tagging dei contenuti ignora il pubblico. Generalmente, per trovare un determinato contenuto, gli utenti digitano un elenco di termini di ricerca, come farebbero con YouTube. Se il tagging è efficace, la ricerca andrà a buon fine. Si tratta di piattaforme che comprendono le esigenze del proprio pubblico.

D’altra parte, un tagging inefficace ignora le esigenze del pubblico (del resto, i curatori o gli autori dei contenuti eLearning hanno una comprensione limitata delle priorità chiave e delle esigenze formative del pubblico.

Per un tagging efficace, è necessario adottare una mentalità di “ricerca”. Mettiti nei panni di un utente: se stai cercando una particolare risorsa didattica, quali termini di ricerca inseriresti? Questi sono i tag che ottimizzano la ricerca dei tuoi contenuti.

3. Link inefficaci

Quando applichiamo tag ai nostri contenuti, non stiamo semplicemente cercando di descrivere i singoli corsi in modo efficace. Stiamo anche cercando di linkare quel singolo contenuto ad altri materiali correlati.

Ad esempio, se un utente prende parte a un corso di formazione sulla gestione ambientale, vorrà accedere rapidamente ai corsi correlati a quel determinato argomento. Quando raccogliamo i contenuti in modo efficace, applichiamo tag che essenzialmente collegano un singolo contenuto a un array di contenuti correlati o aggiuntivi.Scopri come taggare con efficacia i tuoi contenuti eLearning. Prova oggi stesso la piattaforma Docebo, gratis per 14 giorni.