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Quanto costa una piattaforma elearning?

• 5 min read

Se vi trovate ad avviare un progetto elearning attraverso una piattaforma di Learning Management System (LMS), o state cambiando piattaforma, la vostra prima preoccupazione dovrebbe essere sempre il miglioramento della qualità dell’esperienza utente per permettere ai vostri dipendenti di migliorare le proprie capacità e conoscenze.

Una volta che il problema dell’esperienza utente è stato risolto, dovrete concentrarvi su altri parametri come requisiti IT, capacità di integrazione con altri software, possibilità di personalizzare la piattaforma, costo della piattaforma e pricing model. In questo articolo ci concentreremo sui diversi pricing model delle piattaforme elearning per aiutarvi a compiere una scelta più consapevole.

Licenza On premise vs Cloud

La maggior parte di voi si ricorderà di quando, per installare un qualunque tipo di software, era necessario utilizzare un CD (o addirittura un Floppy disk). Quel CD è l’incarnazione del modello “on premise”, il quale consiste nell’utilizzo “locale” del software (per esempio attraverso un CD o una pennetta USB) o dell’hardware (server in-house). Il beneficio principale di questo approccio è il controllo; infatti, grazie all’accesso locale al software e all’hardware, le aziende erano in grado di prevenire la maggior parte dei problemi legati alla sicurezza, alla manutenzione e al controllo dei dati. Sfortunatamente questo tipo di licenza non è flessibile e richiede un forte investimento iniziale.

Dall’altro lato esistono diversi tipi di modelli di licenza e pricing associati con le tecnologie Cloud. Come abbiamo spiegato in un articolo precedente, i software Cloud sono accessibili attraverso una qualunque connessione ad internet, permettendo ai venditori del software di utilizzare strategie di pricing più creative. Per esempio, come compratore potreste pagare per un pre-determinato numero di utenti, o di tempo speso sulla piattaforma, o per numero di azioni compiute o conversioni ottenute.I sistemi Cloud offrono una soluzione migliore per via della grande flessibilità propria di questo tipo di tecnologia. Se avete a che fare con un pubblico globale, non concentrato in un unico luogo o in un numero limitato di luoghi, le tecnologie Cloud vi danno la possibilità di raggiungere tutti i vostri utenti semplicemente attraverso una connessione ad Internet. Alcuni potrebbero ritenere che comunque il controllo totale sul software è importante, ma le possibilità offerte dalle soluzioni Cloud sono pressochè illimitate e quindi rinunciare ad un po’ di controllo è quasi sempre un compromesso accettabile.

Inoltre i software Cloud possono ora essere considerati sicuri, grazie a funzioni come migliori policy di accesso utente, connessioni internet più sicure tramite certificati emessi da terze parti (SSL & HTTPS) etc. (per saperne di più sulla sicurezza dei sistemi Cloud leggete questo articolo).

Diversi tipi di licenze Cloud

Come abbiamo detto precedentemente, esistono diversi tipi di licenze Cloud e diversi tipi di pricing model. A seconda dei vostri requisiti e del pubblico, potreste trovare differenze significative in termini di costo totale in base al modello di pricing.

Di seguito trovate una lista dei modelli di licenza Cloud più comuni. Potete usare queste informazioni per scegliere il sistema con l’esperienza utente migliore e allo stesso tempo con un pricing vantaggioso per la vostra azienda.

SaaS: il modello Software as a Service, conosciuto anche come SaaS, è certamente il modello di licenza Cloud più utilizzato, grazie alla sua facilità di utilizzo. SaaS significa semplicemente la possibilità di accedere al software tramite internet, senza doverlo installare sul proprio computer o doversi connettere alla rete locale dell’azienda. Tutto ciò di cui avete bisogno è una buona connessione ad internet e le vostre credenziali di accesso. Tra qualche paragrafo spiegherò i diversi modelli di pricing attualmente utilizzati dai venditori di software SaaS.

PaaS: il modello Platform as a Service funziona in modo simile al modello SaaS, ma invece di fornire accesso al software attraverso internet, l’utente ha accesso a una piattaforma che può essere utilizzata per creare diverse istanze di un software. Questo modello è particolarmente utile per gli sviluppatori che hanno bisogno di una piattaforma di sviluppo per le proprie applicazioni o, per fornire un esempio legato all’elearning, per le grandi aziende con un pubblico Extended Enterprise o diversi clienti che necessitano di diversi ambienti formativi, rendendo possibile la gestione di diverse istanze attraverso un’unica piattaforma.

IaaS: il modello Infrastructure as a Service è principalmente legato al settore IT. Il modello IaaS permette di utilizzare e controllare server, data center e altre infrastrutture IT in base alle proprie necessità, al contrario dei server in-house. Nuovamente, questo tipo di modello fornisce flessibilità e la possibilità di pagare solamente per i servizi necessari, diversamente da un’infrastruttura locale che non permette di effettuare modifiche in modo semplice e rapido.

Modelli di pricing SaaS/PaaS

All’interno dei modelli SaaS/PaaS troverete diversi tipi di pricing model a seconda delle scelte del venditore. E’ importante saper scegliere il tipo di pricing più adatto ai requisiti della vostra azienda e del vostro progetto elearning per evitare qualunque tipo di sorpresa!

Pay per user (registrati): pay per registered user è il primo tipo di modello di pricing che viene in mente quando si parla di software SaaS. In sostanza la vostra azienda pagherà per la registrazione di un determinato numero di utenti sulla piattaforma elearning, fatturati mensilmente o annualmente. Questo tipo di licenza funziona molto bene quando la vostra base utenti è “stabile” (ossia quando ci sono pochi cambiamenti nel numero e nell’identità degli utenti).

Pay per active user: quando il vostro pubblico non è sempre lo stesso o non siete in grado di predire esattamente quanti utenti dovranno accedere alla piattaforma, il modello pay per active user sarà decisamente più vantaggioso. Per esempio, Docebo permette agli acquirenti di pagare per gli utenti che effettivamente accedono ad un corso e non per gli utenti registrati sulla piattaforma.Per esempio, se la vostra azienda ha 30.000 dipendenti ma sapete in anticipo che avrete in media 1.000 utenti attivi in un determinato mese, potete iscriverli tutti allo stesso tempo e poi pagare solamente per utenti formati.

Pay per course o modulo: alcuni venditori preferiscono concentrarsi su un modello pay per course; in molti casi questo significa pagare una fee iniziale e poi pagare per il numero di corsi seguiti dai vostri utenti. Un’altra opzione per il venditore consiste nel vendere la piattaforma base e poi far pagare i singoli moduli che il compratore può aggiungere al sistema di base.

Pay per licence/time: questo modello di pricing richiede all’acquirente di pagare una fee una tantum in base al periodo di utilizzo della piattaforma, permettendovi di non pensare al numero di utenti (attivi o registrati) o al numero di corsi presenti sulla piattaforma. Dovete semplicemente cliccare sul pulsante “acquista” e non dovrete più preoccuparvi dei pagamenti fino alla scadenza del periodo che avete scelto per l’utilizzo del software.

In questo articolo abbiamo presentato alcuni dei modelli più comuni di pricing disponibili sul mercato attuale, ma è importante tenere presente che esistono moltissimi modelli e che è in atto una costante evoluzione, poichè le aziende e le startup cercano continuamente nuovi sistemi per vendere i propri servizi nel modo migliore sia per il venditore che per l’acquirente.

Se questo argomento vi interessa potete dare un’occhiata al modello di pricing di Docebo, e se volete saperne di più leggere questo articolo di Capterra sul costo delle piattaforme elearning.