Una storia tutta italiana: ad “Agile for Innovation” Mirko Puliafito racconta Docebo

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Una storia tutta italiana: ad “Agile for Innovation” Mirko Puliafito racconta la crescita di Docebo.

Ad ‘Agile for Innovation’, evento di cui Docebo è main sponsor, Mirko Puliafito racconterà una storia tutta italiana. Il 14 marzo, presso l’Università Bicocca di Milano (Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1), il Product Director condividerà con la platea proprio la straordinaria ascesa di Docebo, azienda nata quasi 15 anni fa e oggi presente con uffici in tre continenti, sicuramente una delle realtà con la maggior crescita nel settore eLearning. Nel 2018 Docebo ha raddoppiato la forza lavoro per realizzare la propria visione: una formazione aziendale basata su Intelligenza Artificiale.

Mirko, il titolo del tuo speech è “Exponential Scale up with LeSS”. Da cosa sei partito per costruire il tuo intervento ad ‘Agile for Innovation’?

L’idea di questo speech è raccontare una storia, quella di Docebo.

Perché? Perché è un’azienda molto atipica, se vogliamo, per il nostro Paese: per questo penso che la nostra testimonianza dia molto valore alla conferenza e sia importante in generale per le startup, soprattutto nel mondo del software as a service italiano.

Il mio speech sarà quindi il racconto di una realtà, la nostra, che ha vissuto negli ultimi anni – e sta ancora vivendo – un’accelerazione esponenziale, come recita d’altronde parte del titolo, Exponential si riferisce proprio al fatto che stiamo crescendo in questa maniera. Ma è solo “un angolo” rispetto alla componente di prodotto. Scale up fa riferimento al momento che stiamo vivendo.

Come vi siete strutturati per affrontare efficacemente questa crescita?

E’ una sfida che da una parte, come amo dire, è un happy problem perché ci ha consentito di ottenere eccellenti risultati in termini di fatturato e di numero di clienti acquisiti, soprattutto negli ultimi tre anni: il che ha significato la gestione di diversi mercati e di diverse necessità in differenti regioni del mondo.

Dall’altra parte si è resa di conseguenza necessaria una crescita importante dell’organico. La struttura organizzativa ha iniziato a richiedere una, per così dire, messa a punto e si è resa pertanto necessaria una rivisitazione.

Per fare questo ci siamo domandati quali fossero gli strumenti più giusti: ecco, l’obiettivo dello speech – e finalmente sveliamo il significato del titolo per intero – è quello di raccontare il nostro viaggio attraverso l’utilizzo di un framework che si chiama LeSS, che ci sta aiutando su questa strada di crescita esponenziale. Condividerò con la platea i passi fatti per l’applicazione di LeSS, il modo in cui abbiamo guidato la nostra scalata, parlerò dell’esperienza dell’adozione del framework, spiegando quali problematiche abbiamo riscontrato e mostrando invece gli effetti positivi, darò anche un’anticipazione sulle attività a cui dedicheremo i prossimi momenti di sviluppo.

Cosa ha funzionato principalmente di questo modello?

Diciamo che il modello del framework LeSS ci ha aiutato in un paio di cose: sicuramente nel migliorare la focalizzazione della piattaforma eLearning sulle esigenze reali del cliente, quindi ci ha permesso di chiudere il gap tra i bisogni del cliente e quella che è la nostra evoluzione di prodotto.

Per realizzare questo, la comunicazione è stata determinante, perché un pillar del framework è proprio la comunicazione. Investire in maniera strutturata sul miglioramento della comunicazione con i team interni di Sales, di Customer support e con il nostro Marketing ci consente non solo di allineare la visione comune aziendale, ma anche di essere in qualche modo più vicini ai clienti, avendo la possibilità di intercettare le loro esigenze in maniera più efficace.

Cosa avete imparato da questa esperienza?

Abbiamo imparato sicuramente che, arrivati a un certo livello di dimensione, bisogna fermarsi a ragionare se i processi in atto, la velocità a cui stai viaggiando, siano compatibili con gli obiettivi aziendali: perché per essere più produttivi non è necessariamente detto che occorra aggiungere altre teste, investire in nuove risorse.

Quello che abbiamo imparato è inoltre, come accennavo, l’importanza di allineare a ogni livello le aspettative aziendali: a partire dal CEO e a scendere fino ad arrivare a ogni sviluppatore, bisogna allineare tutti sulla visione comune di prodotto.

Perché comunque siamo un’azienda di prodotto, generiamo valore che è al tempo stesso valore che Docebo da una parte “rivende” e dall’altra “conserva” in casa come un piccolo tesoro.

Quali saranno le prossime tappe di questo “viaggio”?

Di sicuro, come ci insegna l’Agile, e LeSS è un framework Agile, non si è mai finito né di imparare né di migliorare.

Abbiamo fatto il primo impianto a settembre, adesso stiamo tagliando il traguardo dei sei mesi. A ogni release – rilasciamo una release ogni tre mesi –  facciamo una retrospettiva per capire “com’è andata”, certamente nel rilascio delle funzionalità, ma anche e soprattutto dal punto di vista dell’organizzazione: la retrospettiva è un momento per analizzare cosa ha funzionato e che cosa invece va perfezionato.

Solo aver abilitato questa retrospettiva, grazie alla quale si rendono azionabili alcuni feedback, ci permette di riuscire a migliorare ciclo dopo ciclo.

Il prossimo obiettivo, molto pragmatico, è ad esempio ridurre il ciclo di release, accorciare il tempo intercorso tra una release e l’altra. E nel contempo migliorare il customer in the loop, perfezionare la comunicazione anche, come dicevo prima, dal punto di vista dell’ascolto: maggior survey, maggiore vicinanza, capacità di riuscire ad andare oltre la soluzione, quindi ritornare al problema reale che dobbiamo risolvere per andare verso il cliente, tramite anche qui dei framework, delle esperienze e dei workshop che organizziamo settimanalmente all’interno del team.

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