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70:20:10 – Come ottimizzare la knowledge retention?

• 2 min read
La stragrande maggioranza della formazione erogata all’interno delle organizzazioni avviene attraverso corsi formali ed eLearning, che rappresentano però solo il 10% della formazione necessaria. Come sfruttare il potenziale anche del restante 90%?

Secondo una nuova ricerca di Brandon Hall Group, le organizzazioni si stanno finalmente rendendo conto che le persone apprendono di più attraverso i canali informali, le esperienze dirette sul posto di lavoro e il coaching, rispetto a quanto non facciano con mezzi più formali.

All’interno di quel 10%, il livello di memorizzazione della formazione è abbastanza sconfortante: la maggior parte dei partecipanti dimentica in pochi giorni fino al 90% delle competenze apprese.

Scarica il report per capire come:

  • Riesaminare la strategia formativa della tua organizzazione attraverso la lente del modello 70:20:10
  • Trovare il mix ideale per la tua organizzazione
  • Essere sicuro di avere una strategia generale di misurazione, prima di occuparti della misurazione informale

Quali opportunità potrebbero mancare alla tua azienda per aiutare i dipendenti a conservare al meglio le competenze apprese sul posto di lavoro?

Il modello 70:20:10 non è una regola ferrea e non è affatto una prescrizione. Non “impone” alle aziende di assegnare il 10% del carico formativo al proprio LMS. Piuttosto, descrive in che modo le persone apprendono sul posto di lavoro, a prescindere dal modo in cui sono erogate le informazioni.

Mentre il mix effettivo è ancora in discussione, il rapporto del modello tende a variare a seconda della natura dell’organizzazione. Ad esempio, BHG ha recentemente rilevato che il 43% della formazione è costituita da attività sul posto di lavoro, il 14% è di tipo informale e il restante 43% è formale.

Questo rapporto illustra chiaramente anche una evidente spaccatura tra formazione formale e attività on-the-job, suggerendo che il rapporto è (o dovrebbe essere) più stretto di quanto ipotizzato precedentemente.

Nella sua nuova ricerca, “Misurare il ROI dell’Informal Learning“, Brandon Hall Group individua alcune caratteristiche chiave della formazione, correlate alle migliori organizzazioni. Qui di seguito, un estratto:

Prendendo in esame le organizzazioni che ogni anno riportano un miglioramento degli Indicatori Chiave di Performance (KPI) quali ricavi, quote di mercato e soddisfazione dei clienti, vediamo che:

  • Supportano gli utenti proattivi, cioè i dipendenti che si assumono la responsabilità del proprio sviluppo e ricercano formazione.
  • Forniscono strumenti facili da usare, che danno ai dipendenti la possibilità di connettersi a fonti formali e informali di conoscenze, in tutta l’organizzazione.
  • Offrono a ciascun dipendente opportunità di sviluppo basate su punti di forza e di debolezza, ruoli professionali o interessi che provengono da fonti che vanno oltre i loro immediati leader.