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Blended Learning: 5 consigli per ottimizzare la tua strategia

• 4 min read

Scopri perché è fondamentale selezionare e integrare le giuste tecnologie formative

Il Blended Learning combina l’utilizzo di tecniche tradizionali di training (ad esempio, corsi in aula con istruttore) con l’impiego di strumenti online e piattaforme e-learning. Si tratta di un trend che negli ultimi ha acquistato sempre più spazio e importanza, sebbene il suo potenziale non sia stato ancora pienamente sfruttato.

In California, le scuole del Los Altos School District, hanno implementato con successo questo approccio formativo per i corsi di matematica, sfruttando i video di Khan Academy. Gli studenti hanno la possibilità di guardare i video a casa, in completa autonomia, per poi esplorare ed espandere quanto appreso una volta in aula.

Ecco cinque consigli pratici per progettare una formazione blended ancora più efficace:

1. Focus sul contesto individuale

Per riuscire a sfruttare il pieno potenziale della formazione blended, è essenziale comprendere il contesto specifico dei propri utenti, bilanciando in modo ottimale l’utilizzo di training in aula e strumenti online. Naturalmente, non esiste una soluzione adatta a qualsiasi contesto.

Gli strumenti formativi necessari per un corso di musica, ad esempio, differiscono rispetto a quelli di un corso di fisica. La formazione e-learning deve quindi essere progettata per rispondere con successo a specifiche esigenze formative. I corsi possono variare nel ritmo, nel tempo che uno studente può dedicare alla propria formazione e nella complessità dei concetti esposti. Ad esempio, la formazione nei paesi in via di sviluppo deve rispondere a esigenze e requisiti del tutto differenti rispetto a quella erogata nelle regioni economicamente sviluppate.

2. Comprendere le sfide specifiche del territorio

Ogni gruppo di utenti è chiamato ad affrontare specifiche sfide, che possono essere di ordine tecnologico, culturale o socio-economico. La penetrazione di Internet è una sfida cruciale nei paesi in via di sviluppo. Ciò significa che i corsi di blended learning devono essere disponibili offline, o comunque devono essere meno esigenti in termini ampiezza di banda, per raggiungere aree con connessioni più lente.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il sistema di distribuzione della formazione. Non tutti gli utenti potrebbero avere gli stessi strumenti per accedere a corsi e materiali di e-learning. In molte scuole, ad esempio, gli studenti hanno accesso a un solo computer per classe.

3. Mappare gli obiettivi a breve e lungo termine del percorso formativo

È importante individuare con efficacia quali obiettivi intendi raggiungere con la tua formazione blended. Suddividi il tuo percorso formativo in moduli più piccoli e traccia in maniera costante i risultati dei tuoi utenti.

Sia il training in aula che quello online devono essere incentrati su obiettivi accessibili. Per rendere l’intero processo ancora più efficace, stabilisci un sistema di valutazione per verificare il livello di conoscenza raggiunto dai tuoi utenti. In ultimo, sviluppa una solida strategia per l’integrazione di nuove tecnologie.

4. Il training online deve essere complementare al training di aula

Nella tua strategia di blended learning, la formazione online dovrebbe aiutarti a migliorare l’efficacia del training in aula. Un ottimo esempio è dato dal cosiddetto “insegnamento capovolto”, ovvero fare in modo che gli studenti possano guardare i video formativi prima della lezione in aula, per poi esplorare ed espandere in classe quanto appreso. Ciò stimola l’interazione e la collaborazione (come avviene nelle scuole di Los Altos).

L’insegnamento capovolto consente di progettare una formazione ancora più mirata, per sfruttare il tempo speso in aula in modo ancora più efficiente e fruttuoso. Questo approccio formativo, inoltre, può essere supportato anche da discussioni, dimostrazioni o attività di gruppo.

5. Prestare attenzione ai feedback degli utenti

I feedback degli utenti sono una risorsa estremamente preziosa. Grazie ad essi, infatti,  è possibile sviluppare corsi di blended learning perfettamente allineati alle esigenze e alle aspettative dei propri utenti. I sondaggi, ad esempio, permettono di ottenere i feedback, utilizzando strumenti come Typeform o SurveyMonkey.

Un altro ottimo esempio è dato da zipBoard, che consente agli utenti di prendere appunti su specifici screeshot del corso e condividere i propri feedback con tutta la classe. Attraverso questi feedback, i progettisti didattici possono analizzare l’effettiva efficacia della formazione e scoprire nuove sfide da affrontare.

Oggi, grazie all’evoluzione tecnologica e ai molteplici tool disponibili sul mercato, la formazione blended può raggiungere un pubblico più ampio. Il trend crescente è destinato a raggiungere circa la metà di tutte le scuole K-12 entro il 2019. Il blended learning consente di progettare corsi e materiali perfettamente incentrati sulle specifiche esigenze degli utenti. Combinando con successo training online e offline, è possibile ottimizzare la tradizionale formazione in aula con istruttore.

Rishabh si occupa di digital marketing per zipBoard, un tool di review e collaborazione progettato per sviluppatori web ed eLearning.

Come rendere ancora più solido ed efficace il tuo progetto di formazione blended?