DoceboInspire: I cowboy dell’IA e la formazione personalizzata

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Manca davvero poco a DoceboInspire 2019, la conferenza annuale di Docebo in programma dal 16 al 18 settembre ad Atlanta, Georgia.

L’evento riunirà i migliori professionisti di Formazione e Sviluppo e i principali leader del settore eLearning, che esploreranno un tema di particolare rilevanza: come ridefinire la tecnologia attraverso una prospettiva umana e cosa questo potrà significare per i futuri progressi nel settore della formazione.

In questo articolo, Josh Squires (Director of Enterprise Market Solutions di Docebo e ‘cowboy dell’IA’) ci offre un’anteprima del suo keynote “Powering Learning Performance with AI and Personalization” in programma a DoceboInspire.

Come e quanto ha influito il bisogno di personalizzazione sulle tecnologie formative?

Fin dagli anni ‘80, la personalizzazione è sempre stata considerata il santo graal delle tecnologie formative, sia da parte dei designer LXD (Learning Experience Designers) che dei provider di soluzioni formative. Tradizionalmente, l’obiettivo principale dei sistemi di supporto alle performance è quello di fornire agli utenti informazioni ‘just in time’, ovvero sempre aggiornate e tempestive, nel formato più adatto alle loro specifiche esigenze.

Così come Amazon, Spotify e Netflix sono riusciti a personalizzare le loro piattaforme in ambito consumer, Docebo ha colmato questa lacuna nel settore della formazione eLearning, diventando leader globale nel mercato delle piattaforme eLearning business.

Fino a che punto, secondo te, è possibile personalizzare l’esperienza formativa per ciascun utente?

Quanto più si addestrano i sistemi intelligenti in uso, tanto più questi diventeranno personalizzati. Gli LMS o le tecnologie formative non sono poi così diversi.

Prendiamo come esempio iTunes vs Spotify. Quando iTunes è stato lanciato, era il leader del settore. Potevi caricare tutti i tuoi album, comprare tutta la tua musica ed effettuare ricerche su iTunes. Non era male, potevi trovare le tue canzoni preferite.

Poi, però, è arrivato Spotify… ora gli utenti dicono: “Non so davvero cosa voglio ascoltare”. E Spotify risponde: “Penso che in base a quello che hai già ascoltato, questo brano ti piacerà”, e così inizia ad apprendere i tuoi gusti e i tuoi desideri più intimi.

Il nostro settore sta investendo rapidamente nella personalizzazione, quindi direi che tra 10 anni potremo parlare con Siri, Google o Alexa, o chiunque sia, e dire ” Ehi, Alexa, devo imparare queste cinque cose”. Alexa ce le presenterà secondo le nostre modalità di apprendimento preferite e in seguito le contrassegnerà come ‘apprese’. Nel prossimo futuro le personalizzazioni giocheranno un ruolo sempre più centrale ed entusiasmante.

In che modo i dipartimenti di Formazione e Sviluppo possono personalizzare i contenuti formativi?

Innanzitutto, evitando di acquistare contenuti di scarsa qualità, generici e già pronti all’uso. Credo che i dipartimenti di Formazione e Sviluppo debbano cambiare la propria mentalità, smettendo di essere semplici bibliotecari e cercando invece di risolvere i problemi in modo proattivo.

A mio parere, il concetto stesso di formazione ha compiuto un enorme passo indietro con gli strumenti di authoring rapido. Le persone pensano ancora di poter creare una presentazione in PowerPoint, di registrare qualche commento sopra le righe e di chiamarlo ‘corso’.

Secondo una prospettiva formativa, dobbiamo comprendere quali problemi risolvere e in che modo le soluzioni offerte possono adattarsi al ciclo di vita di un dipendente.

Il concetto di formazione nel flusso di lavoro è una delle soluzioni più efficaci per personalizzare la learning experience. Gli utenti possono dire: “Sto cercando di vendere un prodotto ma non so come fare, devo impararlo proprio ora, mentre sono seduto con il cliente”, e dovrebbero avere accesso a tutti i materiali necessari.

Nel corso della tua carriera, ti sei confrontato con tantissimi professionisti della formazione. Quanto sono aperti all’idea di sfruttare le tecnologie per la personalizzazione e l’IA?

In questo momento, la maggior parte dei miei clienti si trova nel bel mezzo di una trasformazione digitale. L’Intelligenza Artificiale è un fattore importante in questo senso, ma non la considerano una sorta di “pallottola d’argento”.

Se crediamo che l’IA sia una soluzione semplice a un problema ben più complesso, allora stiamo perdendo di vista il quadro generale. L’IA è solo un ulteriore tool a nostra disposizione. Alla fine diventerà lo strumento principale… ma dovremo aspettare ancora 5-10 anni prima di poter disporre di IA super intelligenti che gestiranno ogni aspetto della formazione al posto nostro.

Quindi, come pianificare la gestione della tua organizzazione per i prossimi 5, 10, 15 anni? Penso che la cosa più importante sia capire come integrare la formazione come requisito necessario per la tua organizzazione nel suo complesso. Dal CEO fino all’inserviente di un’azienda, è essenziale che tutti siano sempre allineati alla riqualificazione della forza lavoro, perché le competenze cambiano, le competenze scompaiono… e l’automazione le sta divorando.

Quindi, l’Intelligenza Artificiale è la soluzione magica che un domani risolverà ogni problema? Sì, ma questo domani sarà tra qualche anno, quindi dobbiamo pensare a cosa OGGI può fare l’IA per noi.

Cosa potranno aspettarsi i partecipanti dalla tua sessione a DoceboInspire?

Senza dubbio, un concetto fondamentale: per mantenere il proprio ruolo per più di 2 anni, dovranno continuare ad aggiornare le proprie competenze… e noi abbiamo un’ottima piattaforma eLearning per farlo!

Qualche mese fa ho tenuto una conferenza e ho chiesto al pubblico quanti di loro si stessero preparando per l’era dell’automazione, dell’upscaling e della riqualificazione in nuove aree. Solo il 20% ha alzato le mani. È proprio questo che deve cambiare!

Nel prossimo futuro, i lavori che ora richiedono l’azionamento di pulsanti saranno eseguiti dall’IA. Tutte queste cose accadranno in background, quindi è necessario riqualificarsi per tenere il passo.

Che tipo di preparazione è richiesta per partecipare alle tue conferenze?

Durante le mie sessioni cerco di instaurare un dialogo con tutti i partecipanti. Voglio coinvolgere il pubblico e ottenere un feedback dinamico.

Informiamo le persone sulla roadmap del settore eLearning. Quindi, per quanto riguarda la preparazione effettiva, suggerirei di preparare alcune domande. Ho passato molti anni a pensare a queste cose e ho lavorato su progetti interessanti con l’IA per più di 15 anni. Ora voglio offrire una visione d’insieme. E se non saprò qualcosa, sarò il primo ad ammetterlo… E per favore, chiamatemi alla mia BS – vi dirò “buon lavoro” e vi offrirò un caffè o una birra.

Qual è la tua opinione sul tema di quest’anno a DoceboInspire, “Defining Technology Through a Human Lens?

Penso che sia un argomento davvero interessante.

La vera preoccupazione riguardo all’IA è il timore di questo licenziamento di massa: l’IA inizierà ad automatizzare tutti i nostri lavori. Tuttavia, dobbiamo abbandonare questo pensiero disfattista e basato sulla paura. Solo così potremo trovare una soluzione a questo problema.

Siamo all’alba della prossima rivoluzione, giusto? Nessuno di noi ha vissuto la rivoluzione industriale, ma siamo nel bel mezzo della rivoluzione di Internet. Stiamo per vivere una rivoluzione ancora più significativa per l’umanità, quindi come affrontarla e sfruttarla al meglio?

Di certo, non dovremmo pensare all’IA come a una minaccia, ma dovremmo vedere il potenziale di ciò che potrebbe fare per noi e dove potrebbe condurci. Considerando l’IA come uno strumento, o un nostro partner in questo viaggio di esplorazione, alla conquista di nuove galassie… beh, allora tutto diventa incredibile! Penso che i nuovi lavori saranno affidati alle persone che si domanderanno: “Come posso essere un cowboy dell’IA? Solo con un simile approccio il gioco potrà diventare davvero entusiasmante, e i paradigmi cambieranno.

Sono un cowboy dell’Intelligenza Artificiale – penso di dover cambiare la mia qualifica professionale!

 

Josh Squires ha oltre 18 anni di esperienza nei processi aziendali, nelle tecnologie e nelle strutture organizzative, ed è entrato in Docebo sei anni fa. Josh lavora con Docebo per aiutare le grandi aziende a comprendere i loro requisiti infrastrutturali sia da un punto di vista tecnico che pedagogico. Con la sua esperienza posizionata esattamente a metà strada tra formazione e tecnologia, Josh è costantemente alla ricerca di nuove soluzioni per accelerare l’efficacia aziendale e migliorare i progressi in ambito formativo.

Unisciti a Josh e ad altri leader del settore ad Atlanta, dal 16 al 18 settembre, per DoceboInspire 2019. Potrai apprendere informazioni strategiche sul futuro della formazione online, direttamente dai migliori esperti dell’eLearning.