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4 strategie per una formazione aziendale efficace e partecipativa

• 3 min read

Il seguente articolo è estratto da un brief di Aberdeen Group, nel quale si evidenzia come le aziende e organizzazioni che si trovano oggi a guidare il mercato siano quelle che meglio riconoscono l’importanza di fare formazione utilizzando molteplici e diversi canali: formazione “just-in-time”, social e informale.

Informal Training

Tali aziende offrono ai propri dipendenti un ampio spettro di opportunità formative, e hanno capito che la formazione non è un evento “una tantum” che mira a colmare lacune isolate. Inoltre, hanno anche ben chiara l’importanza di rendere la formazione un’opportunità accessibile a tutti, continua nel tempo, e segmentata in base alle necessità dei singoli individui.

Di seguito proponiamo alcuni suggerimenti, derivati da esperienze dirette sul campo, che ogni organizzazione dovrebbe seguire per poter adottare una strategia formativa all’avanguardia ed efficace.

1. La formazione deve essere interconnessa

Per sua natura, la formazione ha un’essenza collaborativa: le aziende devono assicurarsi che tutte le persone coinvolte possano raggiungere gli esperti in materia e i contenuti necessari a svolgere meglio il proprio lavoro. Trovare il modo di connettere, interconnettere e archiviare le esperienze formative, aiuta le azienda e sviluppare i ruoli strategici di domani.

2. Supportare la formazione anche dopo i singoli eventi

Senz’altro, gli eventi formativi (siano questi online o in presenza) sono oggi fra gli strumenti prediletti della formazione in azienda. Tuttavia, una pressante esigenza delle aziende è quella di mantenere vivi interesse e valore dell’evento formativo anche dopo il suo termine. Per questo è necessario trovare modalità efficaci di supportare le persone che, una volta tornate al lavoro, devono poter accedere alle informazioni in maniera continuativa. A livello di best practice, i manager delle aziende leader sono per il 71.4% più propensi ad organizzare incontri one-to-one con le persone che hanno partecipato alla formazione, così da discutere modalità e metodi per applicare al meglio quanto imparato nello specifico ruolo aziendale ricoperto dall’individuo.

3. Collegare i programmi formativi ai risultati di business

Le aziende leader si stanno muovendo bene nell’aiutare gli individui – e l’intera organizzazione – nel raggiungere i risultati prefissati. Del resto, tali aziende percepiscono per il 27.3% in meno, rispetto alle non-leader, questa necessità come un problema critico da risolvere. Mantenere la formazione al passo con i tempi in un contesto di business dinamico e in rapido cambiamento può essere difficile, per questo le aziende sono sempre alla ricerca di strumenti nuovi, che possano aiutarle a raggiungere questo obiettivo.

4. Formazione flessibile e partecipativa

La formazione non è un concetto monolitico e standard, ma deve al contrario essere flessibile in modo da adattarsi dinamicamente alle esigenze di chi è coinvolto. Inoltre, deve saper guardare alle nuove tecnologie, prenderne spunto e sfruttarne i vantaggi, ma sempre affiancandoli ai capisaldi della formazione tradizionale. Oggi molte aziende adottano piattaforme per la formazione social, aiutando la forza lavoro a produrre e condividere contenuti internamente all’azienda, creando così veri e propri archivi nel quale le conoscenze aziendali vengono messe a disposizione di tutti. E’ importante per ogni organizzazione stimolare questo fenomeno, in modo da valorizzare le competenze interne e rendere la formazione realmente efficace, oltre che un fenomeno culturale fortemente radicato e in grado di stimolare il circolo virtuoso di condivisione del sapere.Vuoi saperne di più? Guarda il webinar: Il nuovo 70:20:10? Come cambia la formazione, presentato da Aberdeen Group e Docebo.